El dia de los muertos un cocktail di Nicolò Verde

Quando ero bambino il giorno dei morti era un momento davvero speciale, dolci e regali arrivavano
durante la notte in dono dai defunti. Non si trattava di fantasmi o mostri da film dell’orrore, erano i
nostri cari, nonni o altri parenti che un giorno all’anno tornavano a trovarci.
In Messico il giorno dei morti , è una forma particolare di festa dei defunti che si osserva anche nel
sud-ovest degli Stati Uniti. Le celebrazioni hanno luogo dal 1 al 2 novembre, nello stesso momento
in cui vengono celebrate le feste cristiane dei Tutti i Santi e la Commemorazione dei defunti, anche
se in realtà i festeggiamenti iniziano alla fine di Ottobre e continuano per tutto il mese di Novembre.
L’origine del Dia de los muertos è atzeca e rappresenta, sin dalla notte dei tempi, una
commemorazione per il ritorno dei defunti sulla terra, così profondamente sentita e radicata nella
tradizione, che nel 2003 l’Unesco ha proclamato la festa come Patrimonio culturale immateriale
dell’Umanità. Così ogni anno, in tutte le regioni messicane, da nord a sud, i piccoli villaggi e le
grandi metropoli come Città del Messico, si riempiono di altari con offerte e cibo. Non c’è gusto
macabro e tristezza, ma ironia e divertimento: per le strade, bambini, giovani e adulti si truccano il
viso e si mascherano come calacas, gli scheletri colorati che danzano festosamente, coinvolgendo
nelle parate anche i turisti. Per comprendere meglio questa credenza della cultura indigena (una
delle poche sopravvissute alla colonizzazione spagnola), basta sapere che per i messicani la morte è
considerata un passaggio gioioso. Come per noi siciliani, secondo la tradizione, i morti ritornano in
vita per riabbracciare parenti e amici vivi tra il 1 e il 2 di novembre e per questo motivo i messicani
si preparano nel migliore dei modi per accoglierli, con feste, balli e dolci.
Purtroppo a causa della globalizzazione e di una certa colonizzazione culturale, la festa dei morti,
nella nostra isola, non è più molto sentita. Con l’auspicio che si possa recuperare questa importante
tradizione, abbiamo pensato di preparare un cocktail che unisse un po’ di Messico con un po’ di
Sicilia. Un drink da un equilibrato tenore alcolico, fresco e delicato come la carezza di un nostro
caro defunto che torna a trovarci.

El dia de los muertos
6 cl Tequila 100% agave
2 cl sciroppo di fico d’india
3 cl succo di lime
Gocce di bitter alla violetta

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