Quattro cocktail per Una Marina di Libri – Matu- Maloa di Nicolò Verde

Ci sono degli amori difficili, per citare Calvino. Matu-Maloa, il racconto di Stefano Benni nella raccolta Il Bar sotto il mare, è il nome dell’anima del mare, la punizione del Capitano Charlemont per il suo scetticismo. Ma cos’è una punizione? Una punizione può essere, per l’appunto, un’amore difficile, un’amore che ti rapisce e ti disperde in mare. Così, un capidoglio di nome Matu-Maloa, rapisce un rampollo della nobiltà inglese. Una punizione può essere qualcosa che ci salva, come ad esempio, nel caso del Capitano, dalla nostra cecità.

Anche quest’anno, tra i diversi intrugli che abbiamo preparato per Una marina di libri, abbiamo pensato a un cocktail che ha a che fare con il Mojito, quello alla maniera in cui si beve a Cuba, come piace a noi, tipico della miscelazione tropicale. La leggenda lega la nascita di questa bevanda a Sir Francis Drake, corsaro della Regina. La leggenda vuole che un parente del corsaro, tale Richard Drake, in viaggio con il Capitano, abbia inventato un bevanda a Cuba nel 1585 curativa per la malaria. Questa bevanda, chiamata Draquecito, a base di un’acquavite dalle caratteristiche a noi ignote, sarebbe il parente più prossimo di quello che noi chiamiamo Mojito. Ci sono parecchi dubbi tra gli studiosi del settore riguardo alla veridicità di questa storia, bensì è noto che ogni leggenda custodisce un po’ di verità. È certo che marinai di quel tempo avessero a disposizione dei distillati di dubbia qualità, da usare come coraggio in battaglia o per obliare il dolore fisico o morale. Ed è noto che agrumi e piante come la menta, fossero già conosciute come curative rispetto ad alcune malattie tipiche dei lunghi viaggi in mare. Spesso rispetto all’uso di questi distillati da parte dei marinai, venivano imposte delle limitazioni. Questo perché l’acquavite risultava essere una medicina che curava ma che allo stesso tempo poteva causare un oblio che non era proficuo per il rendimento della ciurma. Insomma, un’amore difficile.

Quest’anno per Una marina di libri, abbiamo preparato una rivisitazione del Mojito con un sciroppo di tè prodotto da Fabrri 1905, il Chai. Il Tè Chai è un tè di origine indiana che si ottiene unendo il tè nero ad una miscela di spezie ed erbe, zenzero, semi di cardamomo verdi, ma anche anice, cannella, semi di finocchio, pepe e chiodi di garofano. L’aggiunta di questo ingrediente al posto dello zucchero di canna bianco, accentua la nota esotica della nostra bevanda, rendendola seducente come il canto di un’ innamorato/a.

Maloa

Rum chiaro

Menta

Succo di lime

Sciroppo di Tè Chai Fabbri

Soda a colmare

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